Villa Glori è un parco situato nel quartiere Parioli, in una posizione particolarmente gradevole: su un promontorio di una quarantina di metri di altezza (la cima è a 56 metri sul livello del mare), ricco di verde, che domina la valle del Tevere. L’ingresso carrabile del parco è in piazzale del Parco della Rimembranza mentre l’ingresso pedonale è in viale Maresciallo Pilsudski
- MAPPA della Zona Parioli 5 (Villaggio Olimpico e Villa Glori)
Villa Glori è l’unica delle ville storiche comunali di Roma che non abbia avuto origini da una villa nobiliare.
Vincenzo Glori infatti è un imprenditore che acquista questi terreni a metà Ottocento. L’altura allora era conosciuta come Rupe Boncompagni, in quanto il versante originario del colle verso il Tevere (dove ora corre lungotevere dell’Acqua Acetosa) era realmente ripido e pericoloso. Anticamente il colle era chiamato Monte Caciarello e ancora prima Saxum Mollaricum, forse perche, come abbiamo detto, aveva la sua base verso nord “a mollo” nel Tevere.
Dopo la conclusione della prima guerra mondiale, il Governo decide di creare in ogni città italiana un luogo in cui ricordare i caduti. A Roma è scelto il terreno di Villa Glori e sono piantati alberi fino a farlo diventare un bellissimo parco che fu chiamato il Parco della Rimembranza
Fortunatamente, il fatto che il parco sia dedicato a caduti non genera nessuna tristezza. La flora è splendida: querce, pini, ippocastani, olmi, platani, robinie, olivi … E quando è bel tempo, nei vialetti frotte di bambini corrono in bicicletta, giovani mamme sostano con i più piccoli in carrozzina e signori e signore in tute ginnica corrono senza sosta.
I fulcri del parco di Villa Glori sono due: il piazzale dell’Altare e la piazza del Mandorlo.
Il piazzale dell’Altare è in una posizione panoramica sull’Auditorium, sul Villaggio Olimpico, sulla valle del Tevere e, in lontananza, Monte Mario, ed è caratterizzato da un monumentale altare che commemora i caduti italiani della grande guerra, è ricoperto con preziosi marmi provenienti dall’Antiquarium del Palatino. Secondo le intenzioni del progettista, l’altare con la sua alta croce luminosa avrebbe dovuto “dominare” la piana sottostante (dove oggi sorge l’Auditorium e il Villaggio Olimpico) e la valle del Tevere e “dialogare”, in lontananza, con Monte Mario, che si erge a quasi due chilometri di distanza al di là del fiume. Oggi però il luogo e il monumento hanno perso la sacralità che i suoi creatori avevano voluto dargli: non c’è nessun panorama (completamente obliterato dalle chiome degli alberi intorno) e l’altare muto e solitario al centro della piazza, non trasmette nessuna emozione.
Nella piazza del Mandorlo c’è il Monumento ai Settanta, con l’antica colonna di marmo di Pietrasanta messa lì nel 1885 a commemorazione dei garibaldini caduti nel 1867. Qui infatti, nel 1867, avvenne lo scontro a fuoco con i carabinieri pontifici che pose termine all‘impresa dei Fratelli Cairoli e dei settanta patrioti garibaldini. Qui per decenni c’è stato il relitto del tronco del mandorlo sotto cui fu adagiato Enrico Cairoli colpito da un proiettile dei papalini, ma ormai è ormai è visibile solo il vecchio basamento in muratura. L’eroe risorgimentale fu poi portato in un casale lì vicino dove morì. Si tratta del cosiddetto Casale Cairoli, in realtà un casale dell’allora proprietario dell’area Vincenzo Glori, oggi ancora visibile nell’area recintata della Caritas. La storia dell’impresa è stata fedelmente raccontata dal poeta romanesco Cesare Pascarella in ben venticinque sonetti, intitolati Villa Gloria.
A conferma che la villa è dedicata a tutti i soldati italiani caduti nelle guerre, nel 2008, nella piazza del Mandorlo, è stata collocata nel terreno una piccola lapide, dedicata ai carabinieri morti a Nassiryia (in IRAQ) nel 2003: IN MEMORIA / DEI / 19 VALOROSI ITALIANI / CADUTI A NASSIRYA / IL 12 NOVEMBRE 2003 e su un blocco di travertino all’estremità del piazzale si legge con lettere plumbee una scritta: AI MILITARI ITALIANI / CADUTI / IN TEMPO DI PACE / IL COMUNE DI ROMA. ROMA 16-7-1987.
Per entrare nella villa e salire in alto solo due sono le strade possibili, entrambi non accessibili ad auto private:
- la strada carrabile che partendo dal grande cancello di piazzale del Parco della Rimembranza sale dolcemente sinuoso verso il piazzale dell’Altare,
- il viale dei Settanta, che da viale Maresciallo Pilsudski, passando sotto un grande portale proveniente dalla demolizione di qualche villa nobiliare, sale ripido e rettilineo verso la sommità del colle verso il Tevere, dove sorgono le case famiglia di Villa Glori della Caritas.
Lungo il viale carrabile che sale da piazzale del Parco della Rimembranza, a destra poche decine di metri dall’inizio, è collocata una fontana con sarcofago, chiusa da anni con una brutta recinzione per il rischio di crollo della paretina sovrastante.
Nel pianoro centrale, una serie di strade minori, intitolate ai compagni dei fratelli Cairoli nella sfortunata avventura del 1868: viale Alfredo Candida, viale Giovanni Mancini, viale Cesare Elisei, viale Pio Vittorio Ferrari, viale Angelo Perozzi, ecc..
Infine, via Venezuela c’è un cancello e una strada carrabile privata che porta direttamente al complesso delle Case famiglia Caritas. In questa area non accessibile, in cima all’altura in fondo a viale dei Settanta, ci sono degli edifici di proprietà comunale, tra cui il Casale Cairoli e il Dispensario o Colonia Marchiafava, che dal 1988 ospitano alcune lodevoli iniziative della Caritas, come la Casa Famiglia di Villa Glori, nate dall’idea di ridare al parco la sua funzione di luogo della memoria collettiva e aggregazione e solidarietà sociale.
…
Ancora per questo fine, nel 1997 sono state collocate nel parco diverse opere di artisti contemporanei ed è nato il Parco di scultura di Villa Glori.
I confini esterni del parco sono viale Maresciallo Pilsudski, via Giulio Gaudini che scende al Villaggio Olimpico, via Argentina, via Venezuela, lungotevere dell’Acqua Acetosa, via Antonio Sant’Elia e il piazzale del Parco della Rimembranza, dove termina viale dei Parioli.
Le attrezzature del parco (un chiosco bar, un recinto per i pony e i giochi per i bambini) sono nel pianoro basso intorno adiacente a viale Maresciallo Pilsudski e accessibili dal grande portale proveniente da qualche villa nobiliare distrutta.
Pagine al livello inferiore:
Il tram di Villa Glori di Francesco Trombadori
Ipogeo di Villa Glori
Case Famiglia di Villa Glori
Casale Glori
Cavalli a Villa Glori
piazza del Mandorlo
Vincenzo Glori
Protetto: Cigno in volo a Villa Glori
Parco di Scultura di Villa Glori
Parco della Rimembranza
Storia di Villa Glori
Protetto: Sassi di San Giuliano
Campeggio di Roma
Piazzale dell’Altare
Piazzale del Parco della Rimembranza
Protetto: Viale dei Settanta
Monumento a Enrico Cairoli
Due passi a Villa Glori, di Marco Lodoli
Impresa dei Fratelli Cairoli
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