Villa Lubin è composta da un corpo centrale rivestito di travertino nella zona inferiore e nei pilastri terminali, fiancheggiato da ali leggermente arretrate con zoccolatura e pilastri d’angolo pure in travertino.
La parte centrale, più ricca di ornati, è caratterizzata da un portico a tre fornici sorretti da colonne binate di pietra di Serravezza colorata, motivo questo ripreso dalle logge aperte al primo piano delle due facciate laterali ad alleggerire la massa muraria. Un cornicione ornato di stucchi, divide il piano terreno e l’ammezzato dal piano nobile coronato da cornicione e terrazza a balaustra nel corpo centrale, da soffitte aperte sul cornicione stesso e coperture a tetto nelle ali laterali.
La medesima gerarchia si riscontra nella distribuzione interna, dove il corpo centrale risulta destinato a sale di rappresentanza, mentre le ali laterali ospitano uffici e servizi. Sul prospetto principale si legge: VICTOR EMANVEL III REX ITALIAE ANNO MCMVIII. Nel portico d’ingresso: NATIONIBUS VNIVERSIS STVDIVM ET OPERAM CONFERENTIBVS RES AGRARIA FELICITER INTER POPULOS AVGESCAT (Per tutte le Nazioni che le dedicano studio e lavoro l’agricoltura si sviluppi con felice esito tra i popoli). Una breve balaustra articolata, interrotta al centro da due delfini e da una piccola vasca, delimita di fronte all’ingresso il ciglio del poggio, formando nel breve dirupo sottostante una piccola cascatella ornata dalla sta-tua di un dio delle acque all’interno del nicchione preesistente, e da una più ampia vasca di raccolta dell’acqua.
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