L’Istituto Internazionale di Agricoltura è il progenitore della FAO nella quale confluisce nel 1947.
L’istituto è voluto fortemente da David Lubin, un ricco imprenditore americano che tra l’altro finanzia la prestigiosa sede di Villa Lubin, e Vittorio Emanuele III e nasce a Roma nel 1906, quale punto di raccordo e coordinamento fra pubblico e privato nel campo dell’agricoltura e fra le diverse nazioni che ne facevano parte. Una sorta di FAO ante litteram.
L’intuizione di Lubin fu che lo scambio di informazioni sulla produzione agricola a livello mondiale avrebbe favorito il flusso di alimenti dalle zone in cui si registrava una sovra produzione a quelle in cui erano presente il bisogno, magari generato da condizioni climatiche non favorevoli, migliorando così le condizioni economiche degli agricoltori.
Tra i compiti dell’Istituto c’erano quelli di raccogliere dati e statistiche concernenti la produzione agricola, la zootecnia e il commercio dei prodotti agricoli, studiare le malattie dei vegetali, affrontare le questioni riguardanti la cooperazione e il credito agrario, sottoporre all’attenzione dei governi i provvedimenti atti a proteggere gli interessi degli agricoltori e a promuovere il miglioramento delle loro condizioni.
L’organizzazione ha bisogno di una sede, ampia e prestigiosa e si decide di realizzarla all’interno di Villa Borghese, sul pianoro verso Villa Strohl Fern. Nel 1908, a meno di quattro anni dal primo colloquio tra Lubin e Vittorio Emanuele, Villa Lubin è solennemente inaugurata.
Nel 1912 l’Istituto comincia a pubblicare i suoi annuari e nel 1930, il numero di Stati che ne facevano parte è salito a settantacinque, con l’inclusione delle colonie con pari diritti degli stati sovrani: nessun’altra istituzione sovranazionale all’epoca contava un così alto numero di aderenti. Uno degli ultimi atti ufficiali dell’Istituto è del 1940, ancora una volta in pieno conflitto mondiale, quando tutti i belligeranti contribuirono al censimento dei cereali.
Nel secondo dopoguerra, con il disgregarsi degli imperi coloniali e la conseguente nascita di nuove nazioni, la necessità di un coordinamento delle attività agricole assume dimensioni planetarie e costituisce l’unico baluardo contro la fame nei paesi poveri. Occorre quindi fare di più: riparare ai danni della guerra, continuare l’agricoltura ma anche a sviluppare occuparsi di cibo e individuare nuove risorse in questo settore. L’idea di Lubin, quindi, da cui nacque l’Istituto Internazionale di Agricoltura, andava adattata ai tempi ma continua ad essere sempre valida.
Ancora una volta l’iniziativa venne dagli Stati Uniti: nel 1943, in piena guerra, il presidente americano Franklin Delano Roosevelt si fa promotore di una conferenza che getta le basi per la carta costitutiva della “Food and Agriculture Organization” (FAO) che nasce nel 1945 con sede a Washington.
l’Italia aderisce nel 1946, In quello stesso anno, l’Istituto Internazionale di agricoltura pubblica, congiuntamente con la FAO, l’Annuario dell’Agricoltura del 1947 e confluisce in essa.
Nel 1951, la FAO viene trasferita a Roma, con sede nel grande palazzo all’Aventino costruito per diventare la sede del Ministero delle Colonie, e Villa Lubin diventa proprietà dello Stato Italiano.
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zona Pinciano 2 (zona Villa Borghese),