Il vicolo di Sant’Agnese era un diverticolo di via Nomentana che scendeva verso il Fosso di Sant’Agnese, passando a fianco della chiesa di Sant’Agnese, dove ora corre rettilinea via di Sant’Agnese.
Il vicolo proseguiva verso nord-ovest con un percorso approssimativamente rettilineo fino a via Salaria. A fine Ottocento segnava il confine di Vigna Crostarosa.
Verso sud-est, dall’altra parte di via Nomentana, il vicolo preseguiva sul percorso dell’attuale via Pompeo Ugonio per poi incrociare il vicolo di Pietralata (sul percorso dell’attuale via De Rossi) e da quel punto correva lungo il muro orientale di Villa Massimo.
Si chiamava anche vicolo delle Villa non dalle attigue rovine della villa della famiglia Clodia sulla quale è poi sorta la chiesa di Sant’Agnese, ma da Villa Bolognetti, sulla via Nomentana, che fiancheggiava il vicolo.
In questa area nel 1133 si accampa l’esercito di Lotario quando viene a Roma per riconciliarsi con papa Innocenzo II.
Visitò questo luogo anche il marchese De Sade che vide i resti di un convento di Benedettine e racconta del dormitorio comunicante con l’appartamento della Badessa che da una finestrella poteva controllare che di notte non succedesse nulla di immorale.
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