Villa Caetani Grenier sorgeva in via dei Monti Parioli 49 nel quartiere Pinciano. Oggi non è più esistente e al suo posto sono state realizzate undici palazzine di lusso.
Nel 1911, in occasione del Cinquantenario della nascita del Regno d’Italia, Vigna Cartoni era stata espropriato per realizzare l’esposizione universale del 1911 e l’intera valle e i boschi annessi erano stati trasformati in un effimero luogo espositivo, sistemando l’intera area con piazzali, rampe, fontane ed edificando i vari padiglioni nazionali. Erano rimasti fuori della vendita, e quindi fuori dell’Esposizione, i “terreni alti” che si estendevano a settentrione, sulle alture genericamente chiamate Monti Parioli.
Nel 1915, don Roffredo Caetani, principe di Bassiano, acquista un terreno a sud del “Barco di villa Giulia“, cioè l’area boscata e recintata anticamente destinata alla caccia. In particolare, questo terreno si trovava tra il vicolo dei Monti Parioli (l’attuale via dei Monti Parioli) e il vicolo dell’Acqua Acetosa (approssimativamente l’attuale via Luigi Luciani) e comprendeva degli edifici rustici ad uso del fondo agricolo.
In questo terreno, su progetto dell’architetto Tullio Passarelli, il Principe fa costruire una villa e la dona alla figlia Giovannella e al marito Alberico Grenier, come dono di nozze.
Il casino principale aveva due piani in mattoni bruni, era preceduto da un portico d’ingresso ed era sormontato da una loggia a due arcate con tetto a spioventi. Lo stile adottato era rustico con l’uso di laterizi in cortina lungo tutte le facciate, ampie finestre semplici alternate a finestre tripartite, e cornicioni di mattoni posti in forme geometriche. Un ampio giardino si estendeva sul pendio della collina fino all’odierna via Luigi Luciani, dove si trova un edificio ancora oggi in piedi. Allora era la dependance per la servitù.
Alla morte della principessa Caetani Grenier nel 1961, gli eredi fanno abbattere la villa, lottizzare il terreno e venderlo per costruire undici palazzine di lusso.
Dopo la demolizione della villa e la realizzazione delle palazzine, del complesso originario rimane solo la bella cancellata d’ingresso in via del Monti Parioli 49 e la ex dependance per la servitù, oggi una vera e propria villa, presso (e visibile da) via Luciani e piazza Bartolomeo Gastaldi.
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