Studio Fortuny

Lo Studio Fortuny sorge in via Flaminia ma non ha accesso su questa strada (dove ha l’ingresso). Gli interni dell’edificio sono oggi moderni uffici dove ha sede il Consiglio del Notariato di Roma, Velletri e Civitavecchia e ha l’ingresso sul lato posteriore (in cancello di ingresso è sulla stradina in via Flaminia 122,

Sulla di via Flaminia, tra l’edificio dove ha sede l’Accademia Filarmonica Romana (l’antica Casina Vagnuzzi) e la stradina in via Flaminia 122, c’è un piccolo edificio.

Siamo sul terreno lungo la strada consolare che, a metà Cinquecento, papa Giulio III Del Monte acquistò per costruire la sua Villa Giulia e che lui donò al fratello Balduino (oggi nota col nome di Villa Poniatowski).

Due lapidi sulla facciata e, sulla parete nord, un tipico finestrone di uno studio d’artista ci raccontano la sua storia.

La lapide più antica, quella realizzata come un cartiglio, parla del ripristino, fatto nel 1750 su ordine di papa Benedetto XIV da Giulio Sinibaldi, di un antico abbeveratoio che era nell’arco lì sotto, da allora noto come l’Arcosolio di Benedetto XIV e che l’allargamento della strada ha spazzato via (in via Flaminia c’è una fontana che cammina).

La lapide rettangolare fu posta nel 1911 dall’Associazione Artistica Internazionale e ci dice che in questa casa, all’epoca in una zona agreste, lavorò fino alla morte Mariano Fortuny: QUI / MARIANO FORTUNY / SPAGNOLO / ACCESO DALLA GLORIA DI ROMA / FISSO’ NEI COLORI / TUTTA LA LUCE E LA GIOCONDITA’ LATINA / FINO ALLA MORTE PRECOCE / IL 21 NOVEMBRE 1874 / L’UNIONE ARTISTICA INTERNAZIONALE / IN MEMORIA POSE / GIUGNO 1911. In effetti si tratta di un edificio di servizio di Villa Poniatowski, oggi noto come Studio Fortuny perché qui, a fine Ottocento, abita e lavora il pittore spagnolo Mariano Fortuny y Carbò.

Fortuny era venuto a Roma per completare i suoi studi artistici e, dopo una vita avventurosa, ci torna e vive in questo edificio fino alla morte prematura, avvenuta all’età di trentasei anni.

La sua tomba è al Verano accanto a quella del figlio, Mariano Fortuny y Madrazo, diventato a sua volta un famoso pittore, nonché scenografo e disegnatore, che a Venezia creò un atelier in cui realizzò stoffe, vestiti ed altre opere d’arte, oggi raccolte nel Museo Fortuny.

Nel cortile posteriore, aperto nell’orario di lavoro dell’Ordine dei notai di Roma, uno scavo lascia vedere un parte del grande basamento marmoreo circolare del sepolcro di Lucio Aufidio, sufficiente a farci capire la grandiosità del monumento funebre originale, uno dei tanti che accompagnavano la via Flaminia fino a Ponte Milvio.

Nella stradina davanti a noi, che portava alla vecchia Conceria Riganti, si vedono a destra suggestive abitazioni ricavate da antiche stalle, alcune delle quali trasformate in Bed & Breafast

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Mariano Fortuny

Mariano Fortuny y Carbò. Su un vecchio edificio di servizio di villa Poniatowski, oggi noto come sede del Consiglio dei Notai di Roma e Civitavecchia c'è una lapide che ci ricorda che  qui, a fine Ottocento, abita e lavora il pittore spagnolo Mariano Fortuny y Carbò. E' lo Studio Fortuny.    Continue reading →

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Sepolcro di Lucio Aufidio

Il Sepolcro di Lucio Aufidio è un grande mausoleo circolare il cui basamento è visibile nel cortile posteriore dello Studio Fortuny con ingresso in via Flaminia 122. Continue reading →

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Via Flaminia 2a parte: da piazza della Marina a Belle Arti

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Bibliografia essenziale:

  • "La storia dei Parioli". Typimedia editore. pag. 129 - 130
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