Dalla via Flaminia, nell’area del “quartiere dei Notai“, si diparte una piccola via, dritta, cieca e senza nome. Un cartello ci dice che si tratta del civico 122 della via consolare.
Inoltriamoci nella strada. A destra, la sede del Consiglio Notarile di Roma, Velletri e Civitavecchia, con un grande finestrone caratteristico di uno studio d’arte (l’edificio era l’antico Studio Fortuny); poi il giardino posteriore del casino, con al centro lo scavo del Mausoleo di Lucio Aufidio. A sinistra, un muro ci separa dai campi da tennis del Circolo Belle Arti.
Tornando a guardare il lato destro della via, dopo l’ingresso agli uffici del Consiglio Notarile, vediamo una lunga e bassa costruzione con dei portoncini che racchiude una serie di appartamenti unifamiliari, molto carini e con un giardino (invisibile dalla strada) nella parte posteriore, verso il parco della Casina Vagnuzzi. Tra di essi c’è anche la sede di Albumarte, un centro di produzione culturale, artistica e video, indipendente e no profit, e un bed-and-breakfast.
In fondo alla stradina, c’è un ingresso posteriore di Villa Poniatowski che permette di vedere le costruzioni delle vecchie Concerie Riganti. In questi locali a inizio Novecento Pierino Maràga crea la sua Fabbrica di Carrozze. E fu il Maraga che, sul lato destro dello stradello di accesso alla sua fabbrica, fa costruire un basso edificio per le stalle e le botteghe di maniscalchi, lavoratori del cuoio, fabbri, ebanisti e di altri artigiani legati al mondo delle carrozze.
Tornata la pace, Pierino intuisce la rivoluzione portata dall’automobile e convince i suoi collaboratori ad occuparsi di chassis e di motori. Quello che ne esce fuori sono prestigiose automobili che piacciono anche a Mussolini, che più volte si rivolge a Maraga per avere modelli speciali ed unici di auto italiane Alfa Romeo e FIAT. In quegli anni, Pierino e i suoi artigiani realizzano “fuori serie” ad un livello di qualità ineguagliabile mentre meccanici, carburatoristi e gommisti impiantano le loro attività nel lungo edificio delle vecchie stalle.
L’officina però era nel terreno dell’antica Villa Poniatowski e quando questa è acquistata dallo Stato nel 1989 per aggregarla al Museo Nazionale Etrusco di Ville Giulia i Maraga se ne devono andare.
E’ in quegli anni che i Maraga acquistano, dagli artigiani che uno ad uno stavano abbandonando l’attività, l’edificio sul lato destro della stradina e lo trasformano nella serie di abitazioni che oggi vediamo.
Oggi la Carrozzeria Maraga è ancora attiva all’inizio della via Tiberina.
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Carrozzeria Maraga
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- Casina Vagnuzzi
- Circolo Tennis Belle Arti
- Fontana dell’Acqua Vergine
- Fontana delle Conche
- n.133 Palazzo
- Palazzo Borromeo
- Palazzo del Notariato
- Palazzo in via Flaminia 125
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