Il palazzo di via Flaminia 133 135 è nel luogo dove sorgeva l’edificio degli uffici dell’impianto per la produzione di gas per illuminazione della Società del Gas.
Il Gazometro di Roma era nell’area tra via Flaminia e l’attuale lungotevere delle Navi all’altezza di via Gravina.
Il gas con cui alimentare i primi lampioni nelle strade era prodotto dalla distillazione del carbon fossile, opportunamente depurato e il primo impianto di produzione del gas a Roma è realizzato da papa Pio IX al Circo Massimo. È lì che sorge il primo gasometro romano dove il gas veniva immagazzinato.
Con l’arrivo degli Italiani, la produzione del gas è affidata alla Società Anglo Romana per l’illuminazione a gas che nel 1871 realizza nella zona industriale di via Flaminia la propria sede, con l’edificio degli uffici, lo stabilimento di produzione e i gasometri.
In particolare la zona in cui tale impianto sorge è la vecchia villa Cini, un luogo di delizie sul Tevere, acquistata pochi anni prima da Candido Valli per estrarre argilla e produrre mattoni.
In via Flaminia 133 c’è un grande palazzo che, seppur rimaneggiato, ingrandito rifatto, è la costruzione realizzata per accogliere gli uffici della Società. Nel terreno dietro, cioè nella grande area oggi delimitata dal Tevere (lungotevere delle Navi), tra via Gaetano Filangieri e viale delle Belle Arti (approssimativamente, perché allora non esisteva nessuna di queste due strade) era dove sorgevano gli impianti di produzione e i grandi gazometri di stoccaggio. Sulla piccola via Enrico Pessina c’è ancora oggi una centrale elettrica di distribuzione di proprietà ACEA.
Una traccia di questo passato è il Muro di via Cardinal De Luca all’angolo con via Gravina. Un’altra traccia è alla confluenza di lungotevere delle Navi con via Gravina. E’ un bassa costruzione che nasconde ancora impianti sottostanti e dei grandi tombini sul marciapiede del lungotevere da cui si accede ad ambienti sotterranei occupati dai tubi della rete di distribuzione del gas che continua ad avere qui un importante nodo.
Da qui partono i primi aerostati che dovevano essere riempiti di elio. Successivamente, i dirigibili sono assemblati nell’area dall’altra parte del fiume tra viale Giulio Cesare e viale delle Milizie (Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche) su lungotevere Michelangelo, dove ora sorgono abitazioni private.
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