Via Emilio de Cavalieri è una piccola strada che da via Paisiello porta a viale Rossini verso piazza Ungheria.
La strada è cortissima e ha una direzione storta rispetto alle altre strade intorno, ma ha un grande passato! E’ infatti sul tracciato della via Salaria Antica che, provenendo da Porta Collina, correva sull’attuale via Paisiello e poi scendeva a destra sull’asse di viale Romania e via di San Filippo Martire, verso l’abitato di Antemnae.
Quando Antemnae non c’è più la Salaria Vetus cambia il suo percorso (e corre sul tracciato delle odierne via Paisiello e via Bertoloni), la nostra stradina diventa il tratto iniziale del vicolo di San Filippo che dalla Salaria Vetus porta alla Salaria Nova, dove ci sono le catacombe di Priscilla dove il santo era sepolto.
Qui, in una casa che non esiste più, abitava Armando Spadini.
al n. 7 un edificio di G. Magni realizzato nel 1919-1922l
Emilio de’ Cavalieri è stato un musicista che, nel 1600, portò a Roma le esperienze dei fiorentini e realizza il suo capolavoro con “Rappresentazioni di anima e di corpo”. Opera profondamente religiosa che potrebbe essere considerata un “oratorio”: ma si sviluppa con un perfetto apparato teatrale che ci impone di considerarla un vero e proprio melodramma che “getterà le sue radici” in un ambiente musicale dominato dalla Cappella di San Pietro e dalle tradizioni gloriose del canto a più voci.
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