Cedro del Libano, Cedrus libani, in viale dell’Orologio (circonferenza 645 cm), nel parco di Villa Borghese un esemplare di 5 metri di circonferenza, a Villa Torlonia due esemplari (circonferenza 590 e 465 cm) inoltre vicino all’ingresso sulla Nomentana un albero di circa 200 anni alto 30 metri con una circonferenza di quasi 5 metri. A Roma ci sono più cedri del Libano che in tutto il Medio oriente. Osiride, dio dei cicli annuali dalla natura e della piena del Nilo è chiuso proditoriamente dal fratello Seth in una cassa di legno di cedro, simbolo di immortalità, e gettato nel fiume. Iside lo ritrova nella colonna di un tempio, il loro figlio Horus sconfigge Seth e realizza l’unità dell’Egitto.
Seth consegna al padre Adamo, in punto di morte, i tre semi che gli aveva consegnato l’angelo da cui nascono tre piante: un cedro, un cipresso e una palma, che diventano un unico albero simbolo della Trinità. Gli ebrei lo tagliano e ne fanno un ponte che la regina di Saba rifiuta di calpestare perché predestinato a essere il legno della Croce.