Il ròccolo è un appostamento fisso per la cattura di uccelli con reti verticali “a triplice panno”, con pergolato a forma di semicerchio o ferro di cavallo E’ generalmente impiantato in zone collinari ed è facilmente riconoscibile all’interno di un terreno boschivo per via di una torretta posta sul bordo di un ovale lasciato a prato e racchiuso da una doppia fila di alberi.
Il roccolo è una grande trappola. La rete, alta circa tre metri, viene appesa all’interno di un corridoio formato da alberi ben potati in modo da lasciare delle ampie aperture e la rete in trasparenza non venga vista dagli uccelli.
L’esca è costituita dagli uccelli di richiamo che, nelle loro gabbiette, vengono appesi la mattina presto sugli alberi. Il loro canto fuori stagione attira gli uccelli che in quel periodo migrano verso sud e vanno a posarsi all’interno dell’area ovale.
Il sorvegliante del roccolo, esperto nel capire il comportamento della fauna, osserva dallo spioncino e, quando ritiene che ci sia un numero sufficiente di uccelli, fa scattare la trappola. Emette un fischio stridulo simile a quello di un rapace e lancia dalla finestra del casello uno spauracchio.
Lo spauracchio è un arnese costituito da fili metallici cui sono legati cenci colorati o ali di uccelli. Vista dal basso la sagoma dello spauracchio sembra un rapace in volo e gli uccelli, spaventati, scappano volando bassi. Il loro destino è perciò quello di restare impigliati nelle reti.
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