Il paretaio è un antico sistema per catturare gli uccelli costituito essenzialmente da due reti tese orizzontalmente in uno spiazzo (o aiuola) che, a comando, si chiudono sulla preda attratta dai richiami.
Un paretaio noto era quello di Villa Sacchetti, che veniva montato fino a inizio Novecento su alcune collinette che sorgevano dove oggi corre via di Villa Sacchetti. Qui si apriva una piccola radura, coperta da alcuni arbusti che servono a mascherare quello che c’era sotto. I cacciatori esperti collocavano sul terreno le gabbie in cui erano rinchiusi gli uccelli vivi, i richiami.
Il lavoro di preparazione degli uccelli che fungevano da richiamo era molto lungo, perché bisognava sceglierli in modo attento. In questo paretaio, erano una sessantina, nutriti e tenuti in gabbia per mesi. Venivano presi all’inizio della primavera e messi dentro una camera oscura fino ai primi di settembre. Quando vengono portati alla luce del sole, credono di trovarsi nella stagione degli amori e cominciano a gorgheggiare, attirando in trappola altri uccelli. Non appena gli uccelli calano, il cacciatore aziona un meccanismo, tirando una corda: i telai con le reti si chiudono di scatto, imprigionando le prede.
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