Il Quartiere Africano è una zona del quartiere Trieste in cui le strade hanno il nome di una località dell’Africa Italiana, quindi della Libia, della Somalia, dell’Eritrea e dell’Abissinia. Approssimativamente si estende tra la Tangenziale Est, via Nomentana e l’asse viario costituito da via Asmara, via Massacciuccoli, via Collalto Sabino, via Amatrice, via Antrodoco.
Se si pensa al Quartiere Africano non si possono non immaginare i palazzoni intensivi che costeggiano il suo principale asse viario, costituito da viale Eritrea e viale Libia, facendone una tra le aree di Roma dove la densità abitativa è più elevata.
Nonostante questo, negli ultimi anni si è provveduto a terminare alcune opere abbandonate da oltre un decennio.
Nel caso specifico, una palazzina terminata all’incirca nel 2008 accanto alla Sedia del Diavolo in piazza Elio Callistio. L’architettura del manufatto in questione non è eccelsa e ha provveduto solo a chiudere un lato della piazza. Si nota non per l’originalità, bensì per lo stacco dovuto alla sua risibile altezza rispetto ai palazzoni circostanti.
Ci sono poi due interventi in via Tripolitana: un palazzo per uffici precedentemente abbandonato e di cui i lavori sono stati portati a termine non da molto; infine, l’enorme parcheggio all’incrocio con via Tripoli, la cui struttura è meno peggio di quello che si potrebbe pensare, salvo il lato che dà su viale Libia che lascia scoperte le rampe per la salita/discesa e le oscene facciate grigie dei palazzoni.
Testo tratto da www.urbanfile.org
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