Quartiere Africano

Il cosiddetto quartiere Africano è un’area del quartiere Trieste caratterizzata dai nomi delle strade tutti riferibili alle guerre coloniali dell’Italia in Eritrea, Libia, Somalia, Abissinia, ed Etiopia, dagli ultimi anni dell’Ottocento alle seconda guerra mondiale. Il quartiere Africano coincide con la Zona Roma2pass Trieste 5.

Il quartiere Africano si estende da via Nomentana all’asse viale Eritreaviale Libia che percorre il tracciato dell’antico fosso di Sant’Agnese.

Il quartiere nasce negli anni Venti con la costruzione di villini destinati a dipendenti delle Ferrovie dello Stato e si è fortemente sviluppato nel secondo dopoguerra con i caratteristici palazzi degli anni Cinquanta e anni Sessanta. Nell’area sono presenti diversi interventi architettonicamente di qualità come la palazzina in viale Libia di Ugo Luccichenti o le Case a torre in viale Etiopia. Alcune vie sono molto larghe, gli edifici luminosi, ma non si sono parcheggi per gli abitanti in quanto non c’è stata alcuna pianificazione strutturale.

Oggi il quartiere è caratterizzato da residenze e appartamenti signorili, come quelle in via Asmara, palazzi popolari pubblici e privati, ad esempio quelli presenti in via Tripoli e piazza Amba Alagi, e attive arterie commerciali, rappresentate soprattutto da viale Libia e viale Somalia.

Parrocchie del quartiere sono Santa Emerenziana e Santa Maria Goretti.

L’avventura italiana in Africa inizia con l’acquisto, da parte della compagnia di navigazione Rubattino, della baia di Assab nel 1869, per poi diventare un’operazione militare con la conquista dell’Eritrea (1885), dell’Abissinia, della Somalia e della Libia nel 1911. Una serie di campagne militari di cui sono rimaste alla storia specialmente le sconfitte italiane: il massacro dei 500 di Dogali nel 1887 (da cui il nome della Piazza dei Cinquecento, prospiciente la stazione Termini), Amba Alagi (1985), Makallè e sopratutto Adua nel 1896.

Citiamo qualche nome che ritroviamo nella toponomastica del quartiere. In Abissinia: via Tembien, regione dell’Etiopia, via Endertà, impervia catena montuosa, via Lago Tana, sugli altipiani a 1800 m di altezza. In Libia: via Homs, sobborgo in epoca romana di Leptis Magna, via Barce, cittadina cirenaica fondata nel IV secolo a.C., via Misurata, che fu repubblica autonoma fino al 1922, via Sabrata, fondata nel 1000 a.C. splendente sotto gli Antonini e i Severi, via Giarabub, l’oasi cirenaica punto obbligato di transito delle carovane verso il Sudan, l’Egitto e il Mar Rosso, piazza Gondar, un’antica capitale imperiale dell’Etiopia.

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Film “Il segno di Venere”

"Il segno di Venere" è un film commedia del 1955 diretto da Dino Risi.  In alcune scene si vede viale Eritrea, il cui vediamo una rosticceria al posto del Caffè Marinari, e viale Libia, senza gli ultimi palazzi e senza il Ponte della Valli che è realizzato nel 1963 per superare la ferrovia Firenze-Roma e il...

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Film “Paura il città”

"Paura in città" è un film poliziesco del 1976 diretto da Giuseppe Rosati, con protagonista Maurizio Merli.  Una scena del film è un lungo inseguimento della polizia per prendere i malviventi, girato nel traffico delle strade del quartiere Africano: via Libia, via Somalia, ponte delle Valli, ponte Lanciani, scalinata di Poggio S. Lorenzo, via di Villa...

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Zona Trieste 5

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