Sul Ponte Salario la via Salaria oltrepassa l’Aniene poco prima della sua confluenza con il Tevere, sotto Monte Antenne. Al di là del ponte, ancora si vedono i ruderi di una tomba romana trasformata in un casolare fortificato sovrastato da un torre, detta Torre del Caricatore, e utilizzato come stazione per l’incasso del dazio.
“Quarto di ponte Salario” era il nome della grande tenuta sul lato verso Roma dell’Aniene, che comprendeva tutti i terreni dalla confluenza col Tevere, sotto Monte Antenne, fino all’attuale Prato della Signora. “Quarto di ponte Salario” è l’unica grande tenuta dell’agro romano presente nei territorio dell’attuale Municipio II. Il cosiddetto agro romano iniziava dall’altra parte del l’Aniene c’erano grandi tenute agricoli i cui nomi ci sono familiari ancora oggi: Valle Melaina, Prati Fiscali, Vigne Nuove, Tufello, e così via.
Nelle vicinanze del ponte, infine, sulla sponda sinistra dell’Aniene dove oggi passa la linea ferroviaria Roma-Firenze, fu trovato un giacimento di manufatti dell’età della pietra, denominata la grotta di Monte delle Gioie, studiato anche dal prof. Blanc, proprietario di villa Blanc sulla via Nomentana.
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