Ponte Milvio è l’antico ponte romano su cui la via Flaminia attraversa il Tevere. Al di là del fiume la via si biforca tra via Flaminia, a destra, e via Cassia, a sinistra. A monte e a valle, Ponte Flaminio e Ponte Duca d’Aosta. Nel quartiere Flaminio, Ponte Milvio si innesta tra i lungotevere Thaon di Revel e lungotevere Salvo D’Acqisto, di fronte a largo Cardinal Consalvi.
Ponte Milvio è costituito da quattro arcate centrali (la due interne più alte) e due laterali minori. I piloni hanno delle aperture in funzione strutturale e per il deflusso delle acque in caso di piene e sono dotati di frangiflutti. Il nucleo interno del ponte è di tufo di Grotta Oscura ed il rivestimento in pietra sperone ed in travertino. Presso la testa meridionale si conservano sul lato est resti di strutture medioevali con mensole ed archetti, mentre un tratto di lastricato coevo è stato scoperto nel corso dei restauri del 1985. E’ oggi leggermente disassato rispetto a via Flaminia per la scelta di ricostruire il ponte, più volte distrutto dalle piene del fiume, in un punto in cui le fondazioni avrebbero retto meglio.
E’ uno dei ponti più antichi e gli si attribuisce una notevole importanza in quanto aveva il ruolo di sbarrare la principale via che permetteva di accedere verso Roma, dalla la via Romea (approssimativamente l’attuale via Flaminia), dalla via Francigena (approssimativamente l’attuale Cassia), dalla Clodia (un’antica via etrusca tra la Cassia e l’Aurelia) e dalla via che seguiva il fiume da Prima Porta a Narni (la Tiberina). In un piccolo cimitero che sorge davanti al Ponte, intorno alla statua di Sant’Andrea (Cimitero di Ponte Milvio) venivano composte le spoglie dei pellegrini che venivano trovati morti su queste via..
Dalla parte della città, sulla sinistra la statua dell’Immacolata e sulla destra la statua di San Giovanni Nepomuceno.
Dall’altra parte del ponte dovevano essere sistemate le statue dei protettori di Roma: San Pietro e San Paolo. Una volta realizzate da Francesco Mochi, le statue furono però dirottate ad ornare la facciata esterna di Porta Flaminia e allo stesso scultore furono commissionate le statue del Cristo e di San Giovanni Battista nel momento del battesimo che furono lì fino al 1956, quando gli originali sono riparati nel museo di Roma di palazzo Braschi e sostituite da copie (vedi Due strane statue a Ponte Milvio).
Ponte Milvio faceva parte della passeggiata molto frequentata nell’Ottocento da cavalieri e dame, sia in carrozza sia a cavallo, per godersi il fresco nelle sere d’estate. Si partiva da Porta del Popolo, si seguiva la via Flaminia fino a Ponte Milvio dove si attraversava il Tevere.
Sull’altra sponda si voltava a sinistra. Lì si dipartiva un viale alberato, viale Angelico, che attraversando i Prati di Castello (da cui l’attuale nome del rione Prati) portava direttamente a Castel Sant’Angelo dove si poteva riattraversare il Tevere e rientrare a Roma.
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Ponte Milvio. Approfondimento
Ponte Milvio di Alberto Ziveri
Strutture fluviali a Ponte Milvio
Ponte Milvio e la via Flaminia di Giuseppe Vasi
Statua dell’Immacolata
Statua di San Giovanni Nepomuceno
Storia di Ponte Milvio
Torretta Valadier
Due strane statue a Ponte Milvio
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Pagine allo stesso livello:
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