Un’imponente statua in bronzo è al centro di piazzale di Porta Pia, ma i romani che transitano sull’asse via Nomentana – via XX Settembre o su corso d’Italia non se ne accorgono più.
Il monumento è stato eretto per celebrare il corpo dei Bersaglieri e le loro storiche imprese, in particolare l’assalto utilizzando la Breccia, appena aperta nelle Mura Aureliane dai cannoni italiani, il 20 settembre del 1870.
Il monumento è costituito da una imponente scultura in bronzo, alta 4 metri e pesante oltre 2 tonnellate. L’autore è lo scultore Publio Morbiducci Il monumento raffigura un bersagliere scattante all’assalto, con fucile e tromba stretti nelle mani e sul capo, naturalmente, “la vaira“, il tipico cappello piumato.
La scultura è alta su un basamento in travertino, opera di Italo Mancini. Sui lati del basamento si trovano sei altorilievi in pietra di Trani rievocanti i più significativi episodi di guerra del corpo dei Bersaglieri dal 1948 alla prima guerra mondiale. A sinistra riconosciamo: il Ponte di Goito (1848), Luciano Manara (1849) e Porta Pia (1870); a destra: Sciara Sciat (1911), Enrico Toti (1916) e Riva di Villasanta (1918).
L’iniziativa di realizzare un’opera che celebrasse il corpo dei Bersaglieri era stata portata avanti dall’Associazione Nazionale Bersaglieri sin dagli anni ’20, ma si concretizza solo nel 1929 con “la pace” tra Stato Italiano e Chiesa, sancita con la firma dei Patti Lateranensi.
Il concorso per la realizzazione del monumento è finalmente bandito nel 1930 e i risultati sono attentamente vagliati dallo stesso Mussolini, sempre attento al messaggio dato alla gente dai nuovi monumenti. L’incarico va all’arch. Italo Mancini e allo scultore Publio Morbiducci. Sopra l’alto piedistallo c’è la figura bronzea rivolta verso Roma del “Bersagliere scattante all’assalto”. Sulle due facce piane, vediamo sei altorilievi, rievocanti i più significativi episodi di guerra del corpo dei Bersaglieri: Ponte di Goito (1848), Luciano Manara (1849), Porta Pia (1870), Sciara Sciat (1911), Enrico Toti (1916) e Riva di Villasanta (1918).
In questa opera, in particolare, lo scultore ci mette un esasperato realismo e un forte vigore plastico, assicurandosi così un sicuro impatto sul pubblico.
Il monumento è inaugurato nel 1932, ovviamente in presenza delle autorità e quel giorno piazza Porta Pia è letteralmente occupata da bersaglieri e cittadini, come possiamo ancora vedere sui filmati dell’Istituto Luce che raccontano l’evento (a tal proposito leggi “Il Bersagliere incantato” di Massimo Petrella).
Negli anni Sessanta, la statua è momentaneamente rimossa dal suo luogo originario per consentire i lavori per il viadotto di scorrimento sotto corso d’Italia ed è ricollocata al suo posto nell’inverno del 1965.
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“Il Bersagliere incantato” di Massimo Petrella
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