Venendo dal centro di Roma e lasciando via Salaria all’altezza delle catacombe di Priscilla, prima dell’inizio della ripida discesa che porta all’incrocio con la Tangenziale Est e poi al superamento del dell’Aniene, svoltando a destra e percorrendo via di Tor Fiorenza o via di Priscilla si arriva a piazza Vescovio.
La piazza è l’indiscusso centro di un’area residenziale ben definita (situata tra Villa Ada, la Tangenziale Est, e il sottostante quartiere Africano), chiamata appunto il quartiere di piazza Vescovio.
Siamo a 100 metri dall’ingresso di Villa Chigi, sull’antico Sperone Salario che si affaccia sulla valle dell’Aniene. La piazza è in centro di una zona ben riconosciuta, spesso chiamata il quartiere di piazza Vescovio, tra il quartiere di piazza Verbano, il quartiere Africano,, e la Tangenziale Est.
Oggi, insieme al non lontano largo Somalia, la piazza ha assunto un ruolo di snodo tra il quartiere Trieste e i quartieri cresciuti oltre la Tangenziale Est tra la via Salaria e la via Nomentana, in direzione Nord.
Studi professionali e attività commerciali si sono moltiplicate negli anni stabilendosi nelle strade intorno alla piazza che si è popolata di locali di ristoro movimentandone la vita.
Il nome della piazza deriva dal nome dalla località omonima nel territorio di Torri in Sabina (Rieti) dove sorgono le rovine dell’antico municipio romano di Forum Novum risalente al II sec. a.C. Notevole la chiesa di Santa Maria in Vescovio eretta fra l’ottavo e il nono secolo. https://www.scoprilasabina.it/cosa-vedere/vescovio/
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Monumento a Francesco Cecchin
Lupo mannaro di piazza Vescovio
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