Piazza Verbano è una delle più importanti piazze del quartiere Trieste, al centro di quello che è considerato un vero e proprio quartiere: il quartiere di piazza Verbano.
- MAPPA della Zona Trieste 3 (piazza Verbano)
Venendo dal centro e percorrendo via Tagliamento, superata via Chiana si arriva a piazza Verbano. I grandi edifici intorno, “a blocco” e alti più di sei piani, sono stati costruiti dall’INCIS sulla base delle indicazioni del Piano regolatore del 1909, sull’area dell’antico parco di villa Lancellotti.
Sulla piazza, convergono due assi viari ortogonali. Quello principale, da cui siamo venuti, è costituito da via Sebino e via Nemorense, che costeggia Parco Nemorense, per poi salire verso la zona di piazza Vescovio o scendere al quartiere Africano. L’asse trasversale collega via Salaria, a monte, con corso Trieste, a valle, ed è costituito da via di Villa Ada, e via Topino, su cui sorge la chiesa di San Saturnino.
Realizzati i palazzi intorno, a piazza Verbano si installano tutte le attività commerciali che servono agli abitanti: il cinema, la sede del partito (fascista), il fioraio, la farmacia, il giornalaio, il bar, l’agenzia di viaggi. Ma anche tanti negozi oggi scomparsi: il distributore di benzina, un barbiere con un cavalluccio per tagliare i capelli ai bambini ed una grande bocca del pescecane con dentro Pinocchio e Geppetto sulla parete, la latteria delle sorelle Brunetti, e la bottega delle Sorelle Adamoli.
Dei quattro edifici intorno alla piazza, i due che incorniciano via di villa Ada e quindi, in fondo, l’ingresso della ex villa reale (oggi denominata Villa Ada) hanno un ingresso monumentale, sovrastato da una balconata a balaustra. Ma se guardate bene a destra ci sono le colonne e a sinistra, dove è l’ingresso del cinema, lesene squadrate. Strano! Basta però guardare una foto d’epoca per rendersi conto che l’architetto Barbieri le due facciate le aveva realizzate perfettamente identiche e simmetriche tra loro. E’ stato il Partito Nazionale Fascista che, volendo realizzare lì la Casa del Fascio, cioè la grande sede del Partito per i nuovi quartieri che stavano sorgendo a nord di Roma, fece modificare l’ingresso coprendo le colonne con massicce lesene squadrate.
Dopo la caduta del fascismo il Governatorato di Roma ospitò lì e negli altri locali disponibili al piano terra dei palazzi INCIS gli sfollati di San Lorenzo e di altre zone di Roma. Finita la guerra, molti abitanti chiesero di ripristinare lo stato dei luoghi ma diversi saggi sulle lesene, svolti dall’impresa incaricata di stilare un preventivo di spesa, fecero capire che ormai ritornare alle colonne originali (in cemento) sarebbe stato praticamente impossibile. In compenso, per segnare la vittoria sull’odiato nemico, il Partito Comunista Italiano ottiene di potersi installare con una propria sede nell’ingresso di servizio della vecchia sede del PNF, a destra del nuovo cinema Verbano. Oggi è ancora lì la sede di quartiere del Partito Democratico.
Il palazzo, di cui parliamo, che ha al centro il cinema è stato restaurato nel 2014 e sulla sua sommità fortunatamente è scomparsa la ragnatela di antenne che corona la maggior parte degli edifici romani.
Al centro della piazza una grande aiuola con prati alberi e panchine e un’ampia corsia circolare assicura la viabilità di numerosi mezzi pubblici e privati. Peccato che l’aiuola verde sia praticamente irraggiungibile per via del traffico sostenuto e della totale assenza di attraversamenti pedonali e l’ampia corsia sia costantemente ingombra di auto posteggiate in prima, seconda e terza fila.
Concludiamo mettendoci al centro di piazza Vervano e facendo una carrellata di quello che vediamo.
Iniziamo da via Sebino. Al n. 4 tra via Sebino e via di Villa Ada il portone d’ingresso di un grande palazzo. Nel cortile del complesso c’è una fontanella la cui acqua era famosa tra i ragazzi e non solo per quanto fosse buona da bere. Al n. 5 oggi c’è il cinema Admiral, una volta chiamato cinema Verbano. Al n. 8 leggiamo una lapide in ricordo di due eroi con lo stesso nome: QUI VISSE / LA SUA BREVE GIOVINEZZA / UN ALPINO DELLA JULIA / CIRO MENOTTI / MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE / PRONIPOTE DEL MARTIRE/ DEL RISORGIMENTO ITALIANO / CIRO MENOTTI / FRONTE RUSSO 24-12-1942. I discendenti della famiglia Menotti ancora vivono qui (fonte www.rerumromanarum.com);
Continuando il nostro giro, superiamo via di Villa Ada. Al n. 14 c’è la Farmacia Verbano, lì sin dal 1927, al n. 15 il portone d’ingresso del palazzo tra via di Villa Ada e via Nemorense e poi un bar molto frequentato.
al n. 22 il portone d’ingresso del palazzo tra via Nemorense e via Topino
al n. 26 il portone d’ingresso del palazzo tra via Topino e via Sebino dove, nell’angolo posteriore tra via Topino e via Volsinio, è visibile la “prima pietra” del “quartiere di piazza Verbano”.
Arrivati a via Sebino, il nostro giro della piazza è terminato.
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Farmacia Verbano
Edificio in piazza Verbano 16
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