Il monumento a Guido Baccelli è al centro di piazza Salerno nel quartiere Nomentano, non distante dal Policlinico.
Guido Baccelli (1830-1916) è un medico e un politico che ha lasciato il segno in entrambi i campi. Come medico aveva combattuto una lotta contro la malaria, all’epoca assai diffusa nell’Agro Romano, mentre come Politico, diventa nel 1881 Ministro della Pubblica Istruzione (che all’epoca comprendeva anche le competenze dell’attuale Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e promuove molte iniziative volte a salvaguardare le antichità rmane. Tra queste citiamo l’isolamento del Pantheon dai caseggiati limitrofi, con tanto di abbattimento delle cosiddette “orecchie d’asino” ovvero i due campanili costruiti nel Seicento da Bernini, con l’intento di riportare il Pantheon all’aspetto originario, ma anche la promozione della cosiddetta “passeggiata archeologica”, il grande parco archeologico che dal Foro Romano e dal Colosseo, passando per le Terme di Caracalla conduce all’Appia Antica.
Sempre a Baccelli si deve l’istituzione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, e fu inoltre tra i massimi promotori della costruzione del Policlinico Umberto I, avvenuta sempre negli anni del suo Ministero (e ultimata nel 1904). Da Ministro dell’Istruzione prima e poi da Ministro dell’Agricoltura Baccelli lavora per l’istituzione di una festa degli alberi nelle scuole italiane.
Alla sua morte nascono bene tre comitati volti a tutelarne la memoria, il primo promosso dall’Unione Storia ed Arte, il secondo dall’Associazione fra i Romani e il terzo ai colleghi medici e cattedratici, che presto si riuniscono in un solo comitato che, nel 1926, consegna al Governatore di Roma una somma di alcune decine di migliaia di Lire per costruire un monumento in memoria di Guido Baccelli.
Fu scelta piazza Salerno per il monumento, vicina al Policlinico che Baccelli aveva voluto, in quella parte del Quartiere Nomentano in cui la toponomastica è dedicata in gran parte agli uomini illustri della medicina (anche se la piazza scelta è tra quelle dedicate alle Provincie d’Italia), e fu istituito un concorso tra artisti per scolpire il monumento. Vinse il bozzetto di Attilio Selva, che realizzò il monumento, inaugurato nel 1931.
A Guido Baccelli è dedicata anche una targa commemorativa sulla facciata della sua ultima casa, in corso Vittorio.
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