Piazza Perin Del Vaga è una piccola piazza ellittica e pedonale del quartiere Flaminio vicino al lungotevere (Flaminio).
La piazza ha il nome di Pietro di Giovanni Bonaccorsi, detto Perin Del Vaga, un pittore fiorentino della prima metà del Cinquecento (1501-1547), allievo del Ghirlandaio e che lavorò anche con Raffaello.
Questa piazza è un luogo di grande valore urbanistico che ha cambiato volto in pochi mesi, grazie ad un intervento di pedonalizzazione.
Venendo da piazza Melozzo da Forlì, uno slargo di viale del Vignola, una grande apertura ci porta a piazza Perin Del Vaga. Avviandoci verso la nostra piazza, la prima cosa che notiamo al centro di questo passaggio è un grande e vecchissimo leccio. Sul troco c’è una targhetta su cui è scritto: “Dal 1935 quest’albero, per i ragazzi di allora, non si chiama più leccio ma TUTTA ROMA perché salendovi sopra dicevano: anvedi … da quassu se vede tutta Roma!”. Ma voi non provate a salirci, perchè oggi le abitazioni intorno alla piazza non ci fanno vedere più niente.
Sui due lati di piazza Perin Del Vaga ci sono due fontanelle, dette le fontanelle dei Delfini. In ciascuna di esse, un bianco delfino di travertino gioca con una palla posata sulla coda alzata. Ogni delfino è sorretto da due pilastrini e getta acqua in due delle tre tazze sottostanti. Le due fontanelle, realizzate intorno al 1926, sono evidenti richiami al vicino Tevere e ci fanno pensare alle coeve fontanelle rionali, sparse per i rioni di Roma e realizzate da Pietro Lombardi.
Intorno alla piazza vediamo tre palazzi. Il primo, a destra, (con ingresso in piazza Melozzo da Forlì 4) presenta in alto una scritta in latino ci ricorda che è l’uomo che nobilita il luogo in cui vive e lavora, e non il viceversa (HOMO LOCUM ORNAT, NON HOMINEM LOCUS).
Superata via Girolamo Muziano, che corre verso via Stern e la Piccola Londra vediamo il monumentale edificio centrale di piazza Perin del Vaga 4; in alto sull’entrata, leggiamo la firma, inoppugnabile, del costruttore: ISTITUTO PER LE CASE POPOLARI.
Continuando il giro della piazza, superiamo via Masolino da Panicale, che corre verso lungotevere Flaminio,e il nostro giro della piazza si completa con il palazzo sulla sinistra, anche questo (con ingresso in piazza Melozzo da Forlì 1,) con in alto una scritta, un po’ scrostata, che ci ricorda l’importanza della casa: UT CORPUS ANIMO, SIC DOMUS CORPORI cioè “come il corpo per l’anima, così la casa per il corpo” e non il viceversa!
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ICP Flaminio II
Fontane dei Delfini
Palazzo in Piazza Perin del Vaga 4
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