Marcello Piacentini (Roma, 1881 – Roma 1960), architetto, figlio di Pio Piacentini. E’ il protagonista dell’architettura italiana nel trentennio 1910-1940, assumendo la figura di massimo ideologo del monumentalismo nel ventennio fascista. Nel dopoguerra è oggetto di forti polemiche a causa del suo legame con il regime.
Marcello Piacentini può considerarsi, a pieno titolo, l’architetto del quartiere dei Musicisti dal momento che molti edifici di Piazza Verdi e dintorni portano la sua firma.
Inizia la sua attività sotto la guida del padre Pio. Progetta alcuni edifici provvisori per l’Esposizione Universale del 1911, in particolare il Foro delle Regioni e il Palazzo delle Feste, in cui adotta il linguaggio della Secessione viennese. 1913, compie un viaggio in Germania ove approfondisce la sua adesione alla Secessione. Nel 1914, sposa la pittrice Matilde Festa. Negli anni Trenta si propone come mediatore tra istanze architettoniche diverse collocandosi, nel ventennio fascista, come uno dei principali interlocutori del regime.
Opere nel Municipio II di Roma (e dintorni):
- Villa Rusconi (1913)
- Palazzina in viale della Regina 270 (1913);
- Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re (1913 -1914) nel quartiere Delle Vittorie;
- cinema teatro Corso (1915) nel Rione Campo Marzio
- Albergo degli Ambasciatori in via Veneto (1926) nel rione Ludovisi
- palazzina in piazza Galeno 3 (1916-1917)
- Villa Nobili (1916 -1918);
- Villino in viale Liegi 42 (1923) in stile barocchetto romano;
- elegante palazzina in via Martini 23, costruita nel 1923.
- Cinema teatro Barberini (1930) nel rione Campo Marzio
- Università degli studi di Roma: Palazzo del Rettorato (1936);
- Università degli Studi di Roma: Cappella universitaria della Divina Sapienza (1947 – 1952);
- Palazzo in via Germanico, nel rione Prati
Piacentini non fu solo progettista di singoli palazzi e palazzine, ville e villini, ma contribui alla stesura di molti Piani Regolatori, in Italia e all’estero. A Roma redige numerosi progetti di sistemazione di interi settori urbani come quelli per il Quartiere del Rinascimento (1916-1918) e per la “Grande Roma” (1925). Sarà tra i firmatari del Piano Regolatore del 1931, coordinatore dei lavori per laCittà Universitaria dal 1932 al 1935 e cura i progetti per l’Expo del 1942, poi EUR tra il 1937 e il 1942, componente della Commissione incaricata di preparare il Piano Regolatore della capitale nel 1958.
Per approfondire: www.treccani.it/enciclopedia/marcello-piacentini_%28Enciclopedia-Italiana%29/
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