Il parco storico di Villa Borghese si estende su una superficie di ottanta ettari circa e oltre agli arredi ed edifici di grande interesse storico artistico offre ai visitatori un notevole patrimonio floristico e faunistico che formano un ecosistema in stabile equilibrio.
Nell’impianto storico del giardino, essenze vegetali già note e altre esotiche connotavano in modo elegante e originale il paesaggio, che risaltava in maniera decisa rispetto alla circostante natura libera e selvaggia. Le sistemazioni arboree della villa si modifica con le trasformazioni che si sono verificate in più di quattro secoli di storia.
Fitti boschi e boschetti costituiti da varietà di sempreverdi, siepi e alberi che si prestavano a interventi di arte topiaria, e dunque alle realizzazione di vere e proprie sculture vegetali, sono purtroppo ricordi del periodo di massimo splendore della villa. Nel 1903 Villa Borghese diventa un parco pubblico di proprietà del Comune e l’aumento della presenza dei frequentatori ne modifica l’impianto originario. Fortunatamente la documentazione storica e le tracce superstiti di viali, vialetti, riquadri, permettono ancora una lettura e rendono possibile una ricostruzione.Attualmente nella componente floristica si riconoscono varietà di specie appartenenti a tre grandi raggruppamenti: conifere, latifoglie e palme.
Le conifere sono piante in cui il frutto, o seme, è racchiuso in particolari formazioni detti strobili, coni o pigne, con foglie ad aghi o squame; sono alberi sempreverdi ad eccezione del cipresso calvo (Taxodium disticum) e del larice (Larix decidua).
Tra le conifere è molto diffuso il Pino domestico o pino da pinoli (Pinus pinea) originario delle regioni del Mediterraneo. Importato dagli antichi romani e diffuso nelle campagne, il pino raggiunge un altezza di 30 metri. La chioma, nei giovani esemplari è globosa, nell’albero adulto assume la forma caratteristica ad ombrello. La corteccia è rosso bruna, screpolata e divisa in scaglie; le foglie, aghiformi di colore verde scuro e riunite in gruppi, hanno una lunghezza che varia da 12 a 25 cm. I semi contenuti nelle pigne maturano ogni tre anni e cadono a terra prima della caduta della pigna stessa. Il Pino domestico è molto diffuso nella Villa ed in particolare un numero elevato di esemplari è concentrato nella pineta intorno al monumento a Umberto I e nei pressi del Casino dell’Orologio. Sono anche presenti alcuni esemplari di pino strobo (Pinus strobus), dai coni lunghi 20-25 cm e incurvati.
I cipressi (Cupressus sempervirens) sono distribuiti in tutta la Villa. Il cipresso calvo delle paludi (Taxodium disticum), esempio di conifera spoliante, è presente nel Giardino del Lago (sette sono gli esemplari situati ai margini del lago). È originario del sud degli Stati Uniti, dove cresce in zone paludose e lungo i fiumi, dal Mississipí alla Florida. Le foglie aghiformi, di colore verde chiaro in primavera, in autunno assumono una colorazione rosso arancio e cadono insieme ai rametti. Particolari sono le radici emergenti dal terreno dette pneumatofori.
Sono presenti nella villa anche alcuni esemplari di cedri, alberi ornamentali dall’aspetto maestoso e imponente. Il cedro dell’Atlante (Cedrus Atlantica), originario dei monti dell’Atlante, con chioma larga e conica, foglie aghiformi di colore grigio scuro o azzurrine; il cedro dell’Himalaia, (Cedrus deodara) i cui rami espansi ripiegano verso il basso e gli aghi sono di un colore verde scuro; il cedro del Libano (Cedrus Libani) dalla chioma a forma di candelabro e rami orizzontali espansi e allargati.
Gli abeti presenti sono: l’abete bianco (Abies alba) e l’abete rosso (Pycea Abies).
Le latifoglie hanno foglie larghe e appiattite, producono fiori e frutti tipo noci e sono tutte specie a foglia caduca, tranne due querce: il leccio (Quercus ilex) e la quercia da sughero (Quercus suber).
Il leccio è la quercia sempreverde predominante nella macchia mediterranea. Nel Parco dei Daini numerosi sono gli esemplari distribuiti in maniera ordinata; nei vialetti interni del giardino boschereccio alcuni esemplari hanno una età considerevole e sicuramente fanno parte dell’impianto originario. A questa pianta la forma delle foglie conferisce molta resistenza e quindi facile adattabilità, anche in ambienti inquinati come la città. E un albero dalla chioma globosa, con foglie lanceolate verde scuro; il tronco negli esemplari giovani è liscio e grigio mentre negli adulti è rugoso e suddiviso in scaglie quadrangolari. Il frutto è una ghianda per un terzo ricoperta da una cupola.
Alcune querce da sughero sono presenti nel Giardino del lago.
Tra gli alberi decidui sono presenti diverse specie di querce: il cerro (Quercus cerris), la farnia (Quercus robur), la quercia rossa (Quercus rubra), Mentre il cerro e la farnia (come pure il leccio e la sughera) sono piante autoctone, la Quercia rossa è originaria del Nord America ed è stata importata di recente e viene molto utilizzata nei parchi e nei giardini, sia per la rapida crescita rispetto alle specie nostrane, sia per la caratteristica forma frastagliata della lamina fogliare e la diversa colorazione che le foglie assumono nelle diverse fasi del periodo vegetativo: verde chiaro in primavera, verde scuro in estate e rossiccie in autunno prima di cadere. Un discreto numero di querce è situato in prossimità del monumento a Goethe e nella Valle dei Platani. Le querce, caratterizzate da un portamento maestoso di grande effetto paesaggistico e ornamentale, sono longeve e possono vivere fino a seicento anni.
Nella villa è presente un numero notevole di olmi: l’olmo siberiano (Ulmus pumila) originario della Cina e di alcune aree della Siberia; l’olmo campestre (Ulmus campestris) originario dell’Europa. L’olmo siberiano, di medie dimensioni, è stato introdotto in Italia settentrionale in quanto molto resistente alla malattia fungina definita grafiosi dell’olmo (Grafium ulmi). Altra Ulmaceae molto diffusa è il bagolaro o spaccasassi (Celtis Australis), caratterizzato dalla corteccia liscia e grigia che produce bacche caratteristiche che a maturazione diventano nerastre.
Alcuni esemplari di pioppi cipressini (Populus nigra varietà italica) sono situati nel giardino boschereccio, altre piante di pioppo nero (Populus nigra) si trovano nel Parco dei Daini, in prossimità del laghetto artificiale. Vicino alla Fontana Rotonda è presente una leguminosa, il triacanto (Gleditschia triacanthos), dalle foglie composte, dal frutto a forma di un lungo baccello e dalle lunghe spine sui rami e sul tronco.
Nella Valle dei Platani sono presenti varie specie arboree: tigli (Tilia cordata), noci (Juglans nigra e regia), ailanti (Ailanthus glandulosa), aceri (Acer negundo e campestris), ippocastani (Aesculus hippocastanum).
Alberi molto decorativi, grazie alla loro caratteristica fioritura sono le Leguminose quali la robinia (Robinia pseudoacacia), l’albero di Giuda (Cercis siliquastrum), l’albero del Rosario (Melia Azederach), la paulonia (Paulownia tomentosa), la koelreuteria (Koelreuteria paniculata).
Fonte: Testo tratto da un saggio di Rosaria Adduci e Lucia Amodio sugli alberi di Villa Borghese.
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