In un angolo fuori mano di Villa Borghese, tra il muro posteriore di Villa Strohl Fern, l’Accademia d’Egitto, il grande piazzale tra via Omero e via Valmichi (che dall’alto della grande scalinata intitolata a Bruno Zevi domina la facciata del Palazzo delle Belle Arti sull’omonimo viale), il Giardino del lago e il piazzale del Fiocco, c’è’ un angolo magico del parco con al centro un piazzale a forma di clessidra e circondato da una serie di statue.
Il piazzale è diviso in due parti denominate piazzale Ferdowsi e piazzale Ahmed Shawky, chiamate coi nomi di due artisti non molto conosciuti in Italia. Ferdowsī, o Firdusi (935-1020) è stato un poeta persiano, autore del “Libro dei Re” e Ahmed Shawqi è stato un poeta e drammaturgo, pioniere della letteratura egiziana moderna.
Tra le numerose statue lì intorno citiamo … di esse la statua di Inca Garcilaso de la Vega, figlio del “conquistador” spagnolo Sebastián Garcilaso de la Vega y Vargas e marito della principessa inca Isabel Suárez Chimpu Ocllo, che scrisse resoconti della vita degli inca, della loro storia e della conquista subita ad opera degli spagnoli. La storia di questo personaggio è interessante, ma ancora più interessante è la storia dell’autore della statua davanti a noi: Joaquín Roca Rey, che andiamo a trovare nella sua casa romana in via Denza.
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