Palazzina Theodoli

La palazzina Theodoli è in via Panama 12 con facciata su piazza Cuba.

Tutta questa area è stata lottizzata dalla società Immobiliare e prevede la costruzioni di palazzine.  Ogni lotto è edificato direttamente dall’Immobiliare stessa, oppure venduta a un “costruttore” o un investitore che realizzava sul lotto le “palazzine” secondo i propri bisogni e gusti.

La palazzina di piazza Cuba, davanti alla quale ci troviamo, ne è un esempio classico.  Il lotto originario è prestigioso, in quanto “di testa” verso la nuova piazza Ungheria, ma di difficile progettazione in quanto di forma trapezoidale.  Il lotto viene acquistato dall’ing. Theodoli, uno dei rampolli della nobile famiglia marchionale romana, che nel 1930 si affretta a edificare, per se e la sua famiglia, la palazzina che vediamo. La palazzina compare spesso con il nome di “palazzina Gentile”, in realtà la Palazzina Gentile è su via Panama

Per costruire la palazzina l’ing. Theodoli definì con i suoi collaboratori lo stile costruttivo e realizzò i calcoli delle strutture e delle murature, ma chiamò un giovane e brillante architetto Mario De Renzi.

In questa palazzina De Renzi sperimenta la sua proposta di linguaggio di “purismo classicista” con colonne e ordine gigante, zona terrazzata all’ammezzato e, in facciata, una finestra arcuata affiancata da quattro statue poste al culmine delle semicolonne che sembrano fungere da telamoni del blocco centrale dell’attico tra le due terrazze.  Il blocco di facciata, molto elaborato, è contornato dai due scorci delle due facciate laterali di via Lima e via Panama.  Verosimilmente le statue rappresentano i quattro elementi naturali, radice di tutte le cose (nell’ordine da sinistra Terra, Fuoco, Acqua e Aria), simbologia cara agli Architetti.

In questa palazzina, molto simile, come impostazione, decorazione e “linguaggio architettonico” al villino Cappellini in via Mecenate (via delle Terme di Traiano) che è dello stesso autore e degli stessi anni, De Renzi tenta di superare il “barocchetto romano” con un “linguaggio” che lui chiamava “purismo classicista”, basato sulla presenza di colonne e “occhioni” in netto contrasto con il più modesto “barocchetto”.

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Nei dintorni (per vedere i Punti di Interesse in zona clicca su MAPPA):  MAPPA della Zona Parioli 1 (da via Salaria a piazza Ungheria)

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