Quartiere degli irredentisti

Le strade del quartiere Parioli e destra di viale Romania (il lato verso piazza delle Muse) sono tutte intitolate a “irredentisti”.

Cosa accomuna un giornalista come Nino Oxilia a un pittore come Umberto Boccioni o ancora a un architetto come Antonio Sant’Elia (a cui è intitolata una via giù all’Acqua Acetosa)?

La risposta è semplice: sono tutti personaggi che hanno diffuso, ognuno con i mezzi che aveva, gli ideali del movimento irredentista, cioè quella corrente politico-culturale sviluppatasi in Italia dopo la terza guerra d’indipendenza (1866), per la liberazione dalla dominazione straniera dei territori italiani, a partire da Trento e Trieste e l’estensione dei confini nazionali ai territori di Trento e Trieste con prevalente popolazione italiana ma allora ancora soggetti all’Austria.

Personaggi che per questa causa hanno speso la propria vita e spesso sono morti

Sono intitolate a loro tutte le strade a destra di viale Parioli, scendendo fino all’Acqua Acetosa:  Nino Oxilia, Gualtiero Castellini, Giosuè Borsi, Carlo Stuparich, Antonio Sant’Elia. Ma anche Scipio Slataper, Vittorio Locchi, Ruggero Fauro, Alberto Caroncini, Enrico Elia.

Tra di essi c’era pure Umberto Boccioni, il pittore che tutti conosciamo.

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